5 miti più comuni sulla Terapia Canalare.
Esistono tanti miti sulla terapia canalare che ora proviamo a chiarire…
1.Devitalizzazione o Terapia Canalare fa sempre male.
Falso.
È vero invece che a volte quando si arriva a devitalizzare un dente infiammato e indolenzito a causa di una grossa lesione cariosa oppure un trauma o altre cause che portano a un infiammazione irreversibile, l’utilizzo di anestetici non avranno l’effetto desiderato . In questi casi i primi momenti della terapia possono essere dolorosi, anche dopo l’anestesia. Ma una volta che viene effettuato l’accesso al nervo e viene eliminato, anche parzialmente, il dolore scompare del tutto.In tutti gli altri casi, con la somministrazione dell’ anestesia, il trattamento è indolore.In altri casi, ad esempio quando il nervo all’interno del dente è già necrotico, l’anestesia va eseguita ugualmente poiché durante il trattamento si possono toccare i tessuti vitali del parodonto.
2.Un dente devitalizzato non può provocare il dolore.
Nel caso in cui venisse percepito il dolore vicino il dente devitalizzato, non è il dente che lo provoca ma i tessuti che lo circondano.
Capita spesso di percepire la perplessità dei pazienti che hanno alcuni denti devitalizzati e sentono comunque il dolore e , anche se è vero che il dente devitalizzato di per se non può provocare il dolore, ci sono casi frequenti quando si crea una raccolta batterica (per vari motivi) attorno al dente devitalizzato che provoca l’infiammazione della zona attorno la radice.Il dolore potrebbe sorgere anche in caso di una frattura della radice, abbastanza frequente nei denti devitalizzati. Anche in questi casi il dolore è dovuto alla sensibilizzazione del parodonto (tessuti attorno il dente).
3.Dopo una devitalizzazione vanno sempre presi antibiotici.
Falso.
Gli Antibiotici vanno presi solo in alcuni casi, ad esempio in presenza di un’ infezione batterica attorno alla radice del dente e quando il sistema immunitario non è più efficace a contenerla. In casi di gonfiori e dolori dovuti all’ infezione viene prescritto l’antibiotico,che non va assolutamente preso senza alcuna indicazione medica.Un grave errore che molti fanno infatti è quello di prendere l’antibiotico quando si sente un dolore molto forte (dolore pulpare) che , nella maggior parte dei casi è un’infiammazione e non un’ainfezione.In questi casi la terapia antibiotica non serve a nulla, anzi è pericolosa, perché con il tempo, i batteri sviluppano resistenza antibiotica,annullando la funzione reale nel caso in cui serva.
4.Dopo la devitalizzazione il dente diventa sempre scuro.
Non sempre, solo in alcuni casi.
Il dente a volte diventa scuro dopo la devitalizzazione a causa di una micro-emorragia all’ interno del canale radicolare dove si deposita una piccola quantità di emme (la componente di emoglobina, responsabile per il trasporto di ferro nel nostro corpo) mentre togliendo completamente la polpa del dente, lavando e disinfettando accuratamente non dovrebbero rimanere residui all’ interno dei tubuli dentali (quali compongono la dentina). Altrimenti nel caso in cui rimangono i residui di emme (dopo la degradazione del sangue), questi potrebbero dare la colorazione scura visibile esternamente, attraverso lo smalto.Ovviamente, siccome la causa di questa discromia (cambiamento di colore) è interna, anche lo sbiancamento, nel caso in cui volessimo farlo, dovrà essere fatto dall’interno e non dall’ esterno (il classico sbiancamento).
5.Fare la devitalizzazione significa far “morire” il dente, quale di conseguenza non durerà molto.
Falso.
Devitalizzazione significa togliere il nervo e il fascio vasculo-nervoso interno del dente, lasciando la dentina, smalto, cemento integri (a parte rimozione di una parte per creare accesso al nervo). Strutturalmente il dente rimane quasi lo stesso, solo che non risponderà più agli stimoli esterni come il caldo, freddo etc .Togliendo la parte del dente, creando la cavità di accesso e modificando il metabolismo interno del dente sicuramente andiamo a indebolirlo. Facendo una corretta devitalizzazione e successivamente la ricostruzione con il perno e ricoprendo il dente con un intarsio o la corona, tenendolo sotto controllo nel tempo con le sedute di igiene professionali, la sua permanenza nella nostra bocca è pari se non maggiore a un dente non devitalizzato.